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Bonus POS credito d’imposta sulle commissioni per commercianti, artigiani e professionisti_Circolare n.21

Bozza & Associati • lug 06, 2020
Dal 1° luglio, le partite IVA con ricavi e compensi fino a 400.000 euro hanno diritto a un credito di imposta spese POS, del 30%, previsto dal Decreto Fiscale. Di seguito le modalità operative per l’ottenimento del beneficio. 


Le attività di imprese, arti ed anche i professionisti potranno beneficiare di un credito d’imposta del 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate e altri pagamenti elettronici tracciabili.

L’Agenzia delle Entrate ha stabilito, tramite il provvedimento del 29 aprile 2020, le regole per poter effettuare le comunicazioni per ottenere il rimborso parziale delle commissioni POS/Carte di Credito.

Le comunicazioni partiranno dal 1° luglio 2020 per ottenere il rimborso commissioni.

Le attività di impresa, arti o professioni che hanno fatturato meno di 400.000 euro hanno diritto a un credito di imposta del 30%, come parziale rimborso sulle commissioni addebitate sui pagamenti effettuati con bancomat o carta.

Le spese sostenute dai soggetti con partita IVA, in relazione agli incassi regolati a partire dal giorno 1 luglio 2020, è riconosciuto un rimborso del 30% delle commissioni pos/carte credito.
Inoltre, nel provvedimento viene specificato che è bene conservare i documenti relativi al rimborso per almeno 10 anni, così da poter contestare eventuali controlli fiscali.


I dati che devono essere trasmessi nella comunicazione all’Agenzia delle Entrate comprendono:

• Codice fiscale dell’esercente;
• Mese e anno di addebito;
• Numero totale delle operazioni di pagamento effettuate nel periodo di riferimento;
• Il numero totale delle operazioni di pagamento riconducibili a consumatori finali nel periodo di riferimento;
• Importo delle commissioni addebitate per le operazioni di pagamento riferite a consumatori finali;
• Ammontare dei costi fissi periodici che ricomprendono un numero variabile di operazioni in franchigia anche se includono il canone per la fornitura del servizio di accettazione.


L’invio della comunicazione dovrà avvenire entro il ventesimo giorno entro del mese successivo al periodo di riferimento utilizzando il Sistema di Interscambio Dati.


I documenti relativi alle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con bancomat o altri mezzi tracciabili vanno conservati per 10 anni.
Tali documenti infatti dovranno essere messi a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria, in caso di richiesta.

I dati che fanno parte delle comunicazioni infatti saranno utilizzati dall’Agenzia delle Entrate per ottimizzare i propri controlli fiscali.

L’attività di verifica e controllo dell’Agenzia delle Entrate sarà fondata anche sui dati ottenuti dalle comunicazioni a partire dal 1° luglio 2020.

L’utilizzo del beneficio potrà avvenire esclusivamente a mezzo compensazione con Modello F24, su pagamenti di tributi e altro. L’Agenzia delle Entrate deve pubblicare il relativo codice tributo da utilizzare.

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